La Vera Famiglia
Capitolo IX
Una vera educazione per i
figli
Sezione 6. Perché dire ai
vostri figli di studiare?
Gli studenti vanno a scuola
perché vogliono studiare? All’inizio vanno a scuola perché sono costretti ad
andarci. In particolare, gli alunni delle elementari, vanno a scuola per timore
dei loro genitori, non perché hanno voglia di studiare. All’inizio sono tutti
così. Però, anche se lo fanno con riluttanza, cominciano a prenderci gusto e
iniziano ad andare a scuola per studiare, con sorpresa dei loro genitori.
Quando vengono alle prese con gli argomenti trattati dalle materie, li trovano
stimolanti e studiare diventa un divertimento. Divertirsi di per sé non è
considerato buono, ma poiché fanno lo sforzo di studiare, il campo in cui
possono agire liberamente si allarga. Lo trovano stimolante e questo li induce
a studiare di più. Non c’è nessuno che ama studiare per il gusto di studiare.
Alle persone piace studiare perché questo amplia il loro campo d’azione.
(36-120, 22.11.1970)
Agli studenti che vanno a
scuola i genitori dicono: «Studia tanto!» Non è una strada facile, è un corso
difficile. Le parole dei genitori sono un ammonimento perché si preparino per
il futuro. È una preparazione per il futuro anche quando i professori, stando
sulla cattedra, insegnano diligentemente ai loro studenti. È una preparazione
per il futuro anche quando i contadini vanno nei campi a lavorare duramente. È
una preparazione per costruire il Regno di Dio sulla terra. (147-203,
21.9.1986)
A che scopo andate a scuola?
Dove volete utilizzare quello che avete imparato a scuola? Dev’essere per la
felicità. La felicità non potrebbe assolutamente esistere se ci liberassimo
dell’amore. Perciò possiamo dire che andiamo a scuola per abbreviare la strada
che porta all’amore. (La famiglia benedetta - 372)
La porta della felicità si
apre per le persone quando si sposano. È una cosa molto buona studiare per
aprire la porta della felicità, ma se studiate solo per fare dei soldi o
arrivare al potere politico è sbagliato. La vostra educazione deve mettervi in
grado di esercitare il vero amore. (La famiglia benedetta - 372)
Perché le ragazze vogliono
andare all’università e prendere una laurea? Cercano di trovare un buon marito.
Non c’è niente di meglio. Inoltre, per quanto le persone possano essere
diventate importanti, non saranno felici se i membri della loro famiglia sono
disuniti. (La famiglia benedetta - 372)
Voi giovani donne dovete
tutte dire che i vostri studi servono anche per incontrare dei veri uomini e
diventare delle vere madri. Per diventare delle vere madri, prima dovete
studiare per la nazione e diventare delle vere mogli che si prendono cura di
veri mariti. Se non riuscirete a far questo, non potrete avere dei veri mariti
e dei veri figli. Le donne devono essere delle vere mogli e vivere con i loro
mariti finché uno dei due muore. Se le donne studiano per sposare dei bravi
uomini, non pensate quelle che si laureano all’università dovrebbero vivere
tutta la vita con i loro mariti? Ma ci sono più persone così, o più persone che
divorziano? Non c’è neanche bisogno di controllare. Le persone senza istruzione
vivono insieme più a lungo e meglio. (25-79, 30.9.1969)
Gli uomini e le donne
nascono per passare attraverso un lungo periodo di educazione e diventare delle
persone dal carattere maturo in modo da poter incontrare il loro partner
d’amore ideale e vivere felici. Nella società secolarizzata del giorno d’oggi,
le persone dicono che non studiano per incontrare un partner da sposare. In
realtà, però, è proprio per trovare un buon partner. Se condividete con il vostro
partner un amore meraviglioso e vivete felici, le ricchezze e l’onore vi
seguiranno. (La famiglia benedetta - 372)
Sezione 7. Gli insegnamenti
dei veri genitori e dei veri maestri
I genitori lavorano per il
bene dei loro figli. Non esistono dei genitori che lavorano solo per nutrire se
stessi. Quando dei genitori poveri con tanti figli lavorano duramente nei campi
o in un cantiere, portando dei pesanti carichi con lo jige [un porta-carichi a
forma di A che si mette sulle spalle] o tolgono le erbacce dai campi con la
zappa, è perché la felicità dei loro figli duri all’infinito. Il sudore della
fatica che cola dalla loro fronte non è per loro stessi. Quando il frutto di
questo sudore si mescola al loro cuore d’amore per i figli, una nuova storia di
creazione si sviluppa da lì. Anche se possono strappare le erbacce di un campo
o portare lo jige sul cantiere, ogni passo del loro cammino scolpisce una nuova
storia. (25-97, 30.9.1969)
Tra i quaranta milioni di
cittadini del nostro paese, ci sono molti genitori che non amano i loro figli,
ma se in mezzo a loro ci sono dei genitori il cui cuore d’amore per i figli
potrebbe continuare almeno per dieci o venti anni, in quella famiglia
appariranno di sicuro dei figli di pietà filiale. Solo guardando le mani e il
volto dei loro genitori i figli si renderanno conto del duro lavoro che fanno
per loro. Quando arriveranno a sentire l’amore dei loro genitori che trasuda
dal profondo del loro essere, il cuore, le sofferenze e gli sforzi che hanno
investito per tutto quel tempo emergeranno da lì. In questo modo, i genitori
aiutano i figli a dare un contributo alla nazione, diventando così dei genitori
a livello nazionale o mondiale.
Inoltre, quando studiate con
passione per realizzare i desideri dei vostri genitori, diventerete i nuovi
pilastri della nazione. Quelli che non hanno queste emozioni o sentimenti non
studiano nel modo giusto. Se i genitori educano i loro figli con un cuore
patriottico dicendo: «Noi vi amiamo, ci impegniamo tanto per voi, lavoriamo
duramente e sudiamo per voi perché vogliamo che pensiate a questo paese più che
a voi stessi», allora i figli che sono stati educati nell’amore da questi
genitori si impegneranno a diventare i patrioti che essi desiderano. Ogni volta
che ricorderanno l’amore dei loro genitori, penseranno ai quaranta milioni dei
loro connazionali. Inoltre, studieranno con impegno col desiderio di servire il
loro popolo, e se quel popolo dovesse diventare miserabile si sentiranno più
tristi dei loro genitori per questo.
Tuttavia non si diventa dei
patrioti solo avendo un cuore del genere. Bisogna avere anche una base
concreta, stabilita con questo cuore. Solo allora sarà qualcosa che il popolo
della nazione potrà ammirare per sempre, altrimenti tutto svanirà. Pensando a
tutte queste cose, è una questione seria.
Se nella vostra scuola ci
fossero degli insegnanti che si sforzano di trasmettere a tutti i costi le idee
giuste ai loro studenti, preoccupandosi del destino della Repubblica di Corea,
piangendo prenderebbero per mano i loro studenti e li ammonirebbero così: «Non
seguite noi, piuttosto seguite la nazione. Noi vogliamo che facciate delle cose
buone per la nazione piuttosto che per noi». Gli studenti che ricevono questi
insegnamenti realizzeranno lo scopo che i loro insegnanti non hanno potuto
realizzare. In questo modo, se gli insegnanti si dedicano ai loro studenti e
offrono tutta la loro vita per loro, e se i genitori si dedicano ai loro figli,
considerando il valore della nazione e del mondo più grande del loro, gli
studenti di quegli insegnanti e i figli di quei genitori diventeranno i
pilastri del mondo. (25-97, 30.9.1969)
Sezione 8. Un’educazione per
vivere insieme al mondo
Jonggyo [religione]
significa “insegnamento supremo”. L’insegnamento supremo di Dio è ammaestrare e
amare l’umanità. Non c’è nient’altro. Ecco perché i veri genitori insegnano ai
loro figli quello che piace al mondo e quello che piace a Dio. (La famiglia
benedetta - 1046)
L’etica umana insegna che i
figli devono amare i loro genitori, e i mariti e le mogli devono amarsi
reciprocamente e amare i loro figli. Avete mai pensato per il bene di chi i
figli devono amare i loro genitori? Avete mai pensato per il bene di chi marito
e moglie devono amarsi vicendevolmente e amare i loro figli? L’umanità ha perso
il Signore che è responsabile dell’amore. Dio ha parlato di un amore infinito e
ha detto che alla fine quello che resterà è l’amore. Questo amore è l’amore di
Dio. Dovete tutti sapere a che cosa aspirate. Dovete avere uno scopo
nell’amare. Per chi amate? Per Dio. Dobbiamo amare per Dio. Dobbiamo amare per
Lui.
Se amate per voi stessi,
vedrete cosa succederà dopo la vostra morte - dove andrete. Mettete al mondo
dei figli, li allattate e li ricoprite di affetto, ma per chi fate tutto
questo? Dev’essere in nome del cielo e della terra, per questa nazione, per il
mondo e per Dio. La fortuna celeste che segue l’amore di Dio va al di là del
mondo per abbracciare il cielo e la terra. Però, se amate i vostri figli che
sono nati attraverso questo legame solo per voi stessi, è inaccettabile. Le
donne che abbracciano e allattano i loro bambini devono farlo con un cuore
appassionato, come se abbracciassero gli adorati figli e figlie di Dio, in nome
del cielo e della terra. (8-105, 22.11.1959)
Volete essere benedetti?
Volete vivere eternamente? Allora dovete essere delle persone pubbliche. Quando
educate i vostri figli, non amateli solo come i vostri figli, ma come coloro
che possono servire da offerta per le persone del mondo. Anche quando
abbracciate e allattate i vostri bambini, dovreste farlo col sentimento che, in
posizione di madri rappresentanti l’umanità, allattate dei bambini che
rappresentano il genere umano. Invece di amare e allattare solo i vostri
bambini, cercate di diventare delle madri che pensano ai figli degli altri come
se fossero i loro. I bambini che crescono col latte di simili madri
diventeranno sicuramente delle grandi personalità. Forse non succederà subito,
ma mentre queste famiglie continuano per una, due o più generazioni, in mezzo
ai loro discendenti nasceranno dei leader mondiali. Questa è la formula.
Succederà così. (31-167, 24.5.1970)
Le brave madri abbracciano i
loro figli e gli insegnano ad essere capaci di sopportare qualunque situazione
difficile per diventare delle persone buone, capaci di muovere il mondo. Questo
perché hanno capito il principio celeste che la bontà non muore mai. (13-238,
24.3.1964)
Secondo voi, per chi o per
che cosa che si muove la bontà? Non è per se stessa. Quando mangiate, fatelo
per il cosmo anziché per voi stessi. A anche quando vi sposate, fatelo per la
volontà di Dio anziché per voi stessi. Dobbiamo andare avanti mirando al mondo.
Quando abbiamo delle esperienze, devono essere centrate sul mondo. Quelli che
fanno così, forse non sembreranno delle persone eccezionali, ma in realtà lo
sono. Dopo che avete superato il periodo della vostra vita, che passa in un
batter d’occhio in settanta o ottanta anni, c’è una strada per vivere
eternamente ma le persone non la conoscono. Se conoscete un modo per entrare
nella dimensione temporale del mondo della vita eterna e formare un
collegamento con quel mondo, quell’eternità diventerà vostra. (36-185,
29.11.1970)
Anche se avete dovuto
mangiare miglio e vestirvi di stracci, ma nonostante ciò vivete per il mondo e
siete una costante fonte di esperienze e di vasta conoscenza, dicendo ad
esempio ai vostri figli: «Quando la loro casa era una capanna, quelle persone
vivevano in una situazione così e così, ma in seguito le cose sono cambiate
migliorando in questo modo», i vostri figli che vivono in quel luogo saranno
delle persone eccellenti. (28-188, 11.1.1970)
... Le donne devono essere delle vere mogli e vivere con i loro mariti finché uno dei due muore. Se le donne studiano per sposare dei bravi uomini, non pensate quelle che si laureano all’università dovrebbero vivere tutta la vita con i loro mariti? Ma ci sono più persone così, o più persone che divorziano? Non c’è neanche bisogno di controllare. Le persone senza istruzione vivono insieme più a lungo e meglio. (25-79, 30.9.1969)
RispondiEliminaUn’educazione per vivere insieme al mondo
RispondiEliminaJonggyo [religione] significa “insegnamento supremo”. L’insegnamento supremo di Dio è ammaestrare e amare l’umanità. Non c’è nient’altro. Ecco perché i veri genitori insegnano ai loro figli quello che piace al mondo e quello che piace a Dio. (La famiglia benedetta - 1046)
L’etica umana insegna che i figli devono amare i loro genitori, e i mariti e le mogli devono amarsi reciprocamente e amare i loro figli. Avete mai pensato per il bene di chi i figli devono amare i loro genitori? Avete mai pensato per il bene di chi marito e moglie devono amarsi vicendevolmente e amare i loro figli? L’umanità ha perso il Signore che è responsabile dell’amore. Dio ha parlato di un amore infinito e ha detto che alla fine quello che resterà è l’amore. Questo amore è l’amore di Dio. Dovete tutti sapere a che cosa aspirate. Dovete avere uno scopo nell’amare. Per chi amate? Per Dio. Dobbiamo amare per Dio. Dobbiamo amare per Lui.
RispondiEliminaSe amate per voi stessi, vedrete cosa succederà dopo la vostra morte - dove andrete. Mettete al mondo dei figli, li allattate e li ricoprite di affetto, ma per chi fate tutto questo? Dev’essere in nome del cielo e della terra, per questa nazione, per il mondo e per Dio
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