giovedì 19 marzo 2020

Tra Dio e gli esseri umani un rapporto genitore-figlio

Libro 7 Tradizioni e cerimonie

Capitolo I

La maniera appropriata di servire Dio

Sezione 1. Vivere al servizio di Dio

1.1. Tra Dio e gli esseri umani c’è un rapporto genitore-figlio

Tra tutti i rapporti che ci legano, il modello fondamentale è il rapporto genitore-figlio stabilito tra Dio e gli esseri umani. Il cuore che viene da questo legame non può essere minacciato dall’autorità di nessun essere ed è eterno, immutabile e unico. Anche l’autorità di questo cuore è assoluta. Per questo motivo, quando vi fate avanti con questa autorità, tutti gli esseri esistenti chineranno il capo davanti a voi. Quando vi muovete con l’autorità di questo cuore, tutto l’universo vi deve seguire. Questa è la regola ferrea dell’universo. (7-105, 26.7.1959)

Dobbiamo stabilire delle famiglie dove Dio e l’umanità si uniscono, dove Dio stabilisce un rapporto d’amore con le persone e si unisce a loro. Dio considerava queste famiglie come il Suo ideale e desiderava, al tempo della creazione, che avessero come centro un amore grande e vero. Se i nostri antenati avessero stabilito queste famiglie, oggi entreremmo tutti nel Regno dei Cieli così come siamo, senza doverci preoccupare del cielo o dell’inferno. (275-54, 3.10.1995)

Qual è il punto più alto dove un padre e un figlio si possono incontrare? Si incontrano nel punto centrale dove il loro amore, la loro vita e i loro ideali si incrociano. Allora l’amore, la vita e gli ideali sono in un unico posto. In quel punto Dio è amore e anche io lo sono; Dio è vita e anche io lo sono; Dio è ideale e anche io lo sono. Il primo legame e il primo luogo di unità dove questo si può realizzare deve essere il punto in cui si stabilisce il rapporto genitore-figlio. Questo è un fatto innegabile. (69-78, 20.10.1973)

Su quale base dite “un sol corpo fra padre e figlio?” L’amore non può essere escluso da questo. L’amore, la vita e la linea di sangue sono collegati a questo. Questi tre fattori sono essenziali. Quando diciamo “un sol corpo fra padre e figlio”, l’amore, la vita e la linea di sangue devono sempre essere collegati lì. (197-234, 19.1.1990)

Non c’è bisogno di un rapporto tra genitore e figlio stabilito a parole, o di un rapporto tra genitore e figlio creato attraverso degli accordi scritti. Quando impegnate tutta la vostra mente, esprimete la vostra devozione e vivete per la volontà del Padre potete sopportare persino un dolore che scioglie la carne e le ossa. Quando fate questo per ottenere la vittoria, potete restaurare il rapporto genitore-figlio con Dio. (2-234, 2.6.1957)

Dov’è il luogo più elevato dove vorreste ricevere l’amore di Dio? È la posizione di un figlio e di una figlia. Dio ha dei sentimenti celesti e noi esseri umani abbiamo dei sentimenti umani. Il luogo che diventa un punto di convergenza per le emozioni del cielo e le emozioni umane è il luogo che Dio, l’Essere Assoluto, desidera ardentemente e che anche gli esseri umani desiderano ardentemente. In altre parole, è il luogo dove possiamo condividere l’amore nella posizione di un figlio o di una figlia attorno a un genitore. (39-9, 9.1.1971)

Originariamente, al culmine della gioia, sia Adamo che Eva avrebbero dovuto mostrare la vitalità più grande unita alla più grande energia, e manifestare persino la potenza degli ideali di tutta la creazione. Il fiore dell’amore deve sbocciare in un luogo del genere. Così, sbocciando come un fiore, la fragranza dell’amore si sarebbe propagata a tutto l’universo. Dio sognava questo amore dove avrebbe potuto contemplare quel fiore, odorarne il profumo e rimanerne estasiato. (104-44, 28.3.1979)

Quando Dio e Adamo diventano una cosa sola e tutti e due traboccano d’amore, Adamo può diventare Dio. Quando Adamo si unisce completamente a Dio attraverso l’amore, Dio dimora in Adamo. La Bibbia dice: «Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio dimora in voi?». Noi siamo il tempio di Dio. (54-139, 22.3.1972)

Dovete sapere che Dio esiste accanto a voi e si interessa ad ognuno di voi più di chiunque altro. Le persone pensano che l’amore della loro famiglia sia l’amore più grande del mondo, ma dovete sapere che l’amore di Dio è più grande e più profondo di quell’amore; è più grande e più profondo di qualsiasi amore umano di questo mondo. Dovete essere abbracciati nell’amore di Dio e poterLo chiamare “Padre”. Dovete diventare questi figli e figlie veri, che hanno una profonda esperienza del cuore di Dio e possono dire: «Io conosco il dolore del Padre». Se potete diventare quei figli e quelle figlie e possedere il Regno dei Cieli in cui servite Dio, nessuno vi potrà portare via quel regno. (2-234, 2.6.1957)

Secondo la logica, quando un padre e un figlio si uniscono sulla base dell’amore, i beni del padre possono diventare i beni del figlio. Allo stesso modo le proprietà del marito diventano le proprietà della moglie. Con al centro l’amore, il diritto dell’eredità è garantito eternamente. Se siete diventati un figlio o una figlia che ha stabilito un legame d’amore come oggetti partner del vero amore di Dio, allora per voi il corpo di Dio diventerà il vostro corpo, il Suo amore diventerà il vostro amore e tutto ciò che Egli ha creato diventerà vostro. Perciò, dentro ognuno di voi c’è ancora il desiderio della vostra natura originale di avere il dominio dell’universo. Questo era il dono che Dio ha distribuito equamente a tutta l’umanità, il dono che vi permette di avere l’autorità di possedere l’universo come figli e figlie di Dio. (199-346, 21.2.1990)

1.2. Vivere una vita di unità

In tutte le religioni si insegna alle persone a non guardare, ascoltare, parlare o trattare gli altri con negligenza. Questo significa che dovete fare ogni cosa - guardare, ascoltare, parlare, sentire e amare - centrati su Dio. Non dovete farlo centrati su voi stessi. (66-231, 13.5.1973)

Quando siete felici, come persone che servono Dio, quanto avete fatto felice Dio? Avete mai servito Dio con una gratitudine più grande dei sentimenti che provate mangiando quando siete affamati? Dovete sempre essere grati a Dio quando mangiate o indossate qualcosa di bello, e persino quando siete tristi o affrontate delle difficoltà. Perciò dovete lasciare dietro di voi delle circostanze buone che possono essere ricordate nella mente di Dio. (17-291, 15.2.1967)

La mia consapevolezza, la mia intuizione e persino i miei organi di senso appartengono tutti al Padre. Dev’essere stabilita l’idea che tutto ciò che sentite e percepite appartiene al Padre. Sappiate chiaramente che quando non è così, il Padre, che si muove in accordo al cuore, non può appartenere a voi. (8-294, 14.2.1960)

Tutte le persone sono create per raggiungere l’unità di cuore con Dio. Dio, come Padre, e gli esseri umani come figli, sono collegati attraverso il cuore. (55-163, 7.5.1972)

Tutto ciò che diciamo, vediamo, sentiamo e percepiamo attraverso le emozioni deve essere collegato a Dio. (53-239, 29.2.1972)

Dovete vivere al servizio di Dio e dei Veri Genitori. Questo deve essere evidente quando parlate e quando vi muovete. Dovete vivere una vita di servizio, sia che dormiate o che siate svegli. Se pensate in questo modo ventiquattro ore al giorno, Satana non vi può invadere. (161-231, 15.2.1987)

Al mattino, dopo che vi siete alzati da letto, offrite le vostre prime parole al cielo. Quando uscite di casa, dovreste fare il primo passo con il piede destro, dedicando il vostro primo passo al cielo. Se sviluppate queste abitudini, la vostra vita diventerà una vita di servizio. Da questo punto di vista, dovete mantenere uno modello di comportamento basato sul Principio nella vostra vita quotidiana. (17-296, 15.2.1967)

Al mattino, una volta che ci siamo alzati, tutti i nostri sentimenti e le nostre azioni per tutta la giornata devono essere uniti in linea retta, focalizzati su un obiettivo. Non possiamo negare che se perdiamo quel punto di concentrazione, non ci potremo collegare alla Volontà di Dio. (57-231, 4.6.1972)

Il cielo è dove potete essere orgogliosi della vostra vita di servizio. Allora, che tipo di persona può entrare in cielo? Il cielo non è un luogo per quelli che si aspettano di ricevere benedizioni semplicemente perché hanno creduto nel Signore. Il cielo è per quelli che preparano il loro cuore per servire. È il luogo in cui quelli che lasciano dietro di loro una vita di servizio andranno con gioia, anche se in quel processo moriranno. La resurrezione si trova in un luogo del genere. (8-304, 14.2.1960)

Ora noi tre - Dio, i Veri Genitori e voi - dobbiamo unirci. Dobbiamo agire in concerto.  Poiché si tratta di una questione decisiva di vita o di morte, tutti e tre si devono unire nel punto in cui si incontrano. Il regno di resurrezione della vita è proprio in quel punto. È il punto di connessione dove viene l’unità, dove i Veri Genitori e voi diventate una cosa sola e vi unite insieme. Lì avviene l’unificazione in un solo cuore. Quindi dovete condurre una vita in unità alla Volontà di Dio. (31-321, 6.7.1970)

Perché guardate e ascoltate tutte le cose nelle 24 ore della vostra giornata? Per Dio. Dobbiamo guardare ed ascoltare per Dio e addirittura sentire per amore Suo. Anche se stiamo vivendo sulla terra, dobbiamo essere collegati alla vita nel mondo celeste e vivere in quel modo. (35-284, 25.10.1970)

Quelli che non desiderano ardentemente Dio ogni giorno non possono servirLo. Dovete sempre essere immersi in un desiderio struggente, ogni volta che desiderate ardentemente qualcuno. Ma quando arriva la mezzanotte e dite: «È già mezzanotte, andiamo a letto», questo fa preoccupare Dio. Non c’è nessun concetto di giorno e di notte nel Regno dei Cieli. La notte non rappresenta nessuna difficoltà quando vivete e abbracciate nei legami del cuore. (17-293, 15.2.1967)

Originariamente, come regola, noi avremmo dovuto vivere, pensare e amare centrati su noi stessi dopo aver raggiunto la completa unità con Dio. Dovete saperlo chiaramente. Vivere, pensare e amare centrati su voi stessi, sarebbe la stessa cosa che vivere, pensare e amare centrati su Dio. Questo è il Principio. (92-166, 3.4.1977)

Il fervore con cui vi siete dedicati ad incontrare il Padre e a creare un legame con Lui, diventerà il vostro patrimonio. (50-288, 8.11.1971)

Dovete diventare dei figli e delle figlie che, da una valle di lacrime, possono ricevere una risposta quando invocano il Padre. Dovete diventare le persone alle quali, quando chiamerete “Padre” da un luogo di lacrime, Dio risponderà «Sì! Sono qui». Quando chiamate «Padre!» da un luogo di dolore straziante, versando sudore e lacrime, Egli risponderà: «Io ho sopportato, così puoi farlo anche tu». Quando Lo invocherete persino nel momento in cui si avvicinerà la morte, Egli risponderà: «Sono qui, stai tranquillo». Il punto è quanto servite il Padre, quanto vi consultate con Lui e quanto vivete con Lui in quelle situazioni. Non importa con quanta forza chiamate il Padre da un luogo di gloria egocentrica, non serve a nulla perché il Padre non ha ancora visto il Suo giorno di gloria. (11-102, 12.2.1961)

Per chi mangiate quando dite: «Oh, ho fame! Oh, ho così tanta fame! Cibo, cibo, cibo!». Dovete sentire che state mangiando per Dio.

Perché dovete pensare che state mangiando per Dio? Se siete diventati il tempio santo di Dio, come tempio santo di Dio dovete pensare: «Quando io ho fame, Dio dentro di me mi sta dicendo di mangiare». Se mangiate in questo modo, quel pasto diventa sacro. Il cibo diventa santo. (92-166, 3.4.1977)


3 commenti:

  1. Dovete sapere che Dio esiste accanto a voi e si interessa ad ognuno di voi più di chiunque altro. Le persone pensano che l’amore della loro famiglia sia l’amore più grande del mondo, ma dovete sapere che l’amore di Dio è più grande e più profondo di quell’amore; è più grande e più profondo di qualsiasi amore umano di questo mondo. Dovete essere abbracciati nell’amore di Dio e poterLo chiamare “Padre”. Dovete diventare questi figli e figlie veri, che hanno una profonda esperienza del cuore di Dio e possono dire: «Io conosco il dolore del Padre». Se potete diventare quei figli e quelle figlie e possedere il Regno dei Cieli in cui servite Dio, nessuno vi potrà portare via quel regno. (2-234, 2.6.1957)

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  2. Al mattino, dopo che vi siete alzati da letto, offrite le vostre prime parole al cielo. Quando uscite di casa, dovreste fare il primo passo con il piede destro, dedicando il vostro primo passo al cielo. Se sviluppate queste abitudini, la vostra vita diventerà una vita di servizio. Da questo punto di vista, dovete mantenere uno modello di comportamento basato sul Principio nella vostra vita quotidiana. (17-296, 15.2.1967)

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  3. Il cielo è dove potete essere orgogliosi della vostra vita di servizio. Allora, che tipo di persona può entrare in cielo? Il cielo non è un luogo per quelli che si aspettano di ricevere benedizioni semplicemente perché hanno creduto nel Signore. Il cielo è per quelli che preparano il loro cuore per servire. È il luogo in cui quelli che lasciano dietro di loro una vita di servizio andranno con gioia, anche se in quel processo moriranno. La resurrezione si trova in un luogo del genere. (8-304, 14.2.1960)

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